Secondo l'agenzia di stampa ABNA, la Russia ha più volte sottolineato l'illegalità delle azioni dei Paesi europei volte a ripristinare le sanzioni ingiuste contro l'Iran nel quadro del presunto Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Oggi, sabato, il Ministero degli Affari Esteri russo ha rilasciato un comunicato in cui dichiara: "La parte russa ha più volte fatto riferimento alla natura provocatoria e illegale delle azioni dei Paesi europei partecipanti al JCPOA (Piano d'azione congiunto globale) e della presidenza della Corea del Sud del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che è sotto la loro influenza."
Il Ministero degli Affari Esteri russo ha osservato che questo voto conferma l'illegalità dei tentativi di “snapback” e il rifiuto di una via politica volta a esercitare pressioni sull'Iran.
Il Ministero degli Affari Esteri russo ha concluso affermando: "Mosca sottolinea la necessità di continuare i dialoghi costruttivi con l'Iran e insiste sul rispetto delle norme internazionali e degli obblighi legali nelle relazioni con la Repubblica islamica dell'Iran."
È da notare che venerdì il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha messo ai voti una bozza di risoluzione per la revoca permanente delle sanzioni contro l'Iran, ma questa bozza non è riuscita a ottenere il sostegno necessario.
Russia, Cina, Pakistan e Algeria sono stati tra i Paesi che hanno votato a favore di questa bozza.
La riunione si è tenuta dopo che tre Paesi europei – Regno Unito, Francia e Germania – il 28 agosto hanno avviato una procedura di 30 giorni per il ripristino delle sanzioni delle Nazioni Unite.
La troika europea ha sostenuto che Teheran non ha rispettato gli impegni dell'accordo nucleare del 2015, che era stato stipulato per impedire all'Iran di ottenere armi nucleari, un'affermazione che le autorità iraniane hanno sempre respinto.
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